Laila Hogsmode |
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| Avevo aspettato per tutte le vacanze quel momento, il momento in cui avrei rivisto il campo da quiddich della scuola, era lì che mi sentivo bene, a cavalcioni della mia scopa con il vento che mi soffiava tra i capelli, era lì che riuscivo a distrarmi un po' dai miei macabri pensieri e dai fantasmi del passato. Mi ero accorta di essere cambiata molto durante quelle vacanze, caratterialmente parlando si intende. Di aspetto fisico ero sempre la ragazzina, coi capelli rossi e gli occhi verdi smeraldo, bassa e magra. Caratterialmente invece non ero più la Laila di un tempo, ora non ero più sempre allegra e felice, ora amavo rintanarmi nei miei pensieri, amavo stare sola piuttosto che in mezzo a tanta gente. Mentre pensavo a tutto questo salii sulla mia scopa, mi diedi una gran spinta con le gambe e salii verso le nuvole. L'aria fredda era tagliente come coltelli sulla pelle ma non era una brutta sensazione, era così liberatorio. In seguito feci qualche acrobazia, girai per il campo in lungo e in largo, infine, quando ormai non mi sentivo più le mani per il freddo, posai i piedi a terra. Ero tornata alla realtà.
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