Una burrobirra con una nuova amica

Avevo incontrato Laila poche volte a scuola e avevo sempre avuto voglia di conoscerla meglio, e l'occasione si era presentata quando mentre camminavo verso il Campo da Quidditch l'avevo vista volare e aveva iniziato una conversazione per conoscerla finchè non mi era venuta l'idea di invitarla a bere una burrobirra. Aprii la porta e mi avvicinai verso un tavolino con giuste due sedie.
Allora che prendi? le chiesi

Una succo di zucca, tu?
Le chiesi sedendomi al tavolo. Anche quel vecchio locale mi era mancato. Era lì che avvenivano molti incontri tra noi studenti, era lì che mi piaceva sedermi durante le fredde giornate invernali per osservare la gente. Con sguardo un po' assente e distaccato, perso in quei pensieri, attesi la risposta di Julie.

Anche io risposi dopo aver pensato che la ragazza potesse leggermi nella mente poiché anche a me piaceva un sacco il succo di zucca ed era ciò che avevo intenzione di ordinare. Poi mi alzai e mi avvicinai al bancone chidendo i due succhi di zucca. Tornata al tavolo chiesi a Laila Tu dove abiti quando non sei qui?. Sì, lo so forse era troppo personale ma dovevo pur cominciare in qualche modo a far amicizia con lei.

Godric's Hollow
Le dissi sorridendo. Mi piacevano le persone dirette, la conversazione stava cominciando per il verso giusto.
Tu invece?

Anche io, più precisamente Church Lane risposi alla ragazza. Hai fratelli o sorelle? si forse potevo sembrare un po' troppo invadente ma come ci si poteva conoscere se no.

Sono figlia unica però considero i miei amici miei fratelli.
Le dissi sperando che capisse e che non mi prendesse per matta.
Poi bevvi un sorso di succo di zucca. Aah...non potevo fare a meno di vivere nei ricordi un'altra volta. Quel gusto, anche quello mi faceva tornare alla mente tanti bei ricordi dell'anno passato. Durante le vacanze non ero più tornata al paiolo magico e si sa, è qui che fanno i migliori succhi di zucca.
Mi asciugai la bocca e le feci una nuova domanda: Ora?tocca a me fare una domanda,ti avverto è un po'più espansiva...parlami di te.
Le chiesi. Volevo metterla un po' alla prova.

Allora.. cominciai Io sono una che ama gli sport ma in particolare il Quidditch che pratico da quando ero piccola grazie alla spinta e all'esempio di mio fratello. Sono anche una che ama i libri e li legge in continuazione. mi ferrami un attimo per riprendere fiato e poi dissi Quando sono a casa passo spesso molto tempo con mia sorella minore Leah che adoro. MI piace stare all'aria perta ma preferisco la compagn ia alla solitudine anche se delle volte sono la prima a chiudermi in camera immersa nei miei pensieri. . avrei avuto un miliardo di altre cose da dirle ma mi trattenni e preferì che fosse lei questa volta a parlarmi dei suoi hobby. E a te che piace fare nel tempo libero? chiesi

La risposta della ragazza mi aveva soddisfatta abbastanza, ma non del tutto, avrei voluto che parlasse di più. Però, in effetti neanche io avrei detto tanto quindi non ci pensai troppo.
Anche io amo il quiddichcominciai a dirle con aria di complicità, Anche io volo sin da quando sono bambina, mia madre gioca nella nazionale?inglese ed io ho ereditato la passione da lei. Passo la maggior parte delle mie giornate tra le nuvole, o comunque all'area aperta, non sono capace a stare ferma. Una mia altra grande passione è la musica. Suono il pianoforte. Ho imparato a leggere la musica ancora di prima di imparare a leggere i libri.
Pensai che poté bastare e tacqui aspettanto la?reazione di Julie.

Anche a me piace la musica ma più che suonare preferisco ascoltare dissi. Quella conversazione si stava facendo interessante e anche piacevole. Io sono cresciuta in un ambiente felice con due genitori splendidi che mi hanno sempre appoggiata in tutto. I miei sono tutti e due maghi. Mia madre era un'ottima studentessa mentre mio padre un combina guai. Mio fratello ha sicuramente ereditato il comportamento di mio padre mentre io un misto e Leah invece sembra che sia una categoria a parte. adoravo la mia famiglia e mi dispiaceva che lei non avesse fratelli o sorelle ma sicuramente i suoi genitori erano fantastici come lei.
Scommetto che i tuoi genitori erano Serpeverde come te!

Sì, è esatto!
Dissi sorridendo, poi per un momento fui incerta sul continuare oppure no ma mi decisi perché lei mi aveva raccontato della sua famiglia e io volevo raccontargli della mia.
Anche io sono cresciuta in un ambiente tranquillo, ma sono sempre passata attraverso un rapporto molto conflittuale con mia madre e per questo motivo le cene di famiglia erano molto fastidiose...con mio papà è diverso. Lui è un importante ministro al ministero della magia,rientra spesso tardi a casa ma quando c'é sta sempre con me e lui mi capisce.
Le dissi con gli occhi che brillavano.

Io e Laila avevamo più di qualcosa in comune e sembrava che ce lo stessimo dimostrando a vicenda. Mi fa piacere conoscerti meglio le dissi con un sorriso. Poi bevvi tutto d'un sorso la fine del succo e le chiesi sorridendo Allora ti ispira il ballo?. Lo chiesi con un'aria sognante, mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi invitasse. E anzi più in particolare avevo in mente una persona che avevo conosciuto proprio lì.

Anche a me ha fatto molto piacere!
Le dissi, finendo come lei il mio bicchiere di succo di zucca.
Il ballo...sì mi pare una buona idea.
Dissi pensando a chi volevo che mi invitasse. Dovetti rifletterci per qualche secondo ma poi non ebbi dubbi. Il nuovo Tasso mi stava già molto simpatico a pelle e mi sarebbe piaciuto andare al ballo con lui, da amici si intende. Poi magari conoscendoci meglio sarebbe nato qualcosa ma era solo un caso su mille, io non affidavo il mio cuore al primo che passava.

Anche io adoro i balli! dissi sorridendo mentre la mia mente tornava a pensare a quegli occhi azzurri nei quali mi perdevo continuamente. M a tornai alla normalità e le dissi Io ho il negozio. "Madame McClan" se vuoi trovare un vestito vieni pure a trovarmi .

Con piacere!
Le dissi. Quando avevamo parlato del ballo avevo notato il suo sguardo perso, avrei riconosciuto uno sguardo innamorato anche se nascosto ben in profondità. Ma non le dissi niente, pensai si sarebbe imbarazzata e non volevo assolutamente metterla in diffioltà perció stessi zitta e abbassai lo sguardo per osservare i giochi di luce che si riflettevano sul bicchiere ormai vuoto.

Ero lì ad ascoltare Laila, la fissavo negli occhi e vedevo solo uno sguardo all'apparenza gelido e di ghiaccio ma sembrava addolcirsi se la guardavi mentre pronunciava la parola ballo. Sai già chi vorresti fosse il tuo cavaliere? domandai, sì era una mossa azzardata poteva chiudersi nei miei confronti oppure ammirare il mio lato diretto e continuare a parlarmi. Speravo non mi chiudesse la porta.